Inserita in Nera il 13/11/2013
da Marina Angelo
Chiedeva il ‘pizzo’ per i Casalesi, arrestato nel trapanese
Uno dei sette arrestati dai carabinieri della stazione di Grazzanise (Caserta) ritenuti affiliati al clan dei Casalesi, delle fazioni Schiavone e Zagaria è stato rintracciato nel trapanese.
Gli altri, sono stati arrestati nelle province di Caserta, Frosinone, Terni, Napoli e Campobasso. Dei sette, sei sono finiti in carcere, uno agli arresti domiciliari
Si tratta di Davide Grasso, 41 anni, attualmente detenuto presso il carcere di Favignana. Grasso è indiziato del delitto di estorsione con l´aggravante del metodo mafioso insieme agli altri sei: Alfonso Cacciapuoti 55 anni, attualmente detenuto presso il carcere di Terni e la moglie, Luisa Martino, 50 anni; Biagio Ianuario, 36enne, detenuto presso la casa circondariale di Napoli Secondigliano; Raffaele Panetta, 38enne; Domenico Natale,30 anni e Michele Ammutinato, 46 anni, attualmente detenuto nel carcere di Larino (CB).
Le indagini coordinate dalla Dda di Napoli hanno avuto origine nel mese di marzo e sono scaturite dalle dichiarazioni di alcuni imprenditori che hanno trovato il coraggio di denunciare le richieste estorsive a cui i commercianti dovevano sottostare in prossimità delle festività di Pasqua, Natale e Ferragosto.
È emerso in particolare che i titolari un supermercato, di un´impresa edile, di un negozio di detersivi e di un negozio di materiali edili erano vittime di estorsione. Secondo quanto emerso inoltre, alcuni appartenenti alla fazione dei Zagaria avrebbe chiesto soldi al titolare di attività commerciale che era fratello di una persona ritenuta affiliata alla fazione Schiavone.
Gli arrestati avrebbero assunto inoltre il controllo di un centro scommesse a Falciano del Massico, fittiziamente intestato a una terza persona. Il giro di affari si aggirerebbe intorno ai 100mila euro.
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