Inserita in Politica il 19/11/2017
da Direttore
Cittadini e Comuni siciliani non possono continuare a pagare per la disamministrazione di Crocetta &Co. necessario un cambio di rotta verso la gestione Pubblica e partecipata.
Il Governo Crocetta ha aggirato la legge sull’acqua approvata dal Parlamento siciliano nel 2015, non si è opposto all’impugnativa di Renzi, ha bloccato la revisione dei contratti coi gestori privati a partire da quello con Siciliacque spa senza mai analizzare tutte le inadempienze e le vessazioni a cui i cittadini sono sottoposti da anni. L’Atto d’indirizzo di cui il Forum chiede l’immediata revoca dimostra lo strabismo di una Amministrazione regionale che ha cercato tardivamente di imporre il rispetto di una legge, la 19/15, che per prima ha eluso e violato. I Comuni riuniti nelle ATI, Assemblee territoriali Idriche, non sono stati messi nelle condizioni di operare per sanare un disastro che si ripercuote pesantemente sulle tasche dei cittadini e sull’ambiente e che appare propedeutico a favorire nuove e più aspre privatizzazioni. “Anche alla luce delle tante denunce in corso e dei ricorsi passati in giudicato, non ultimi quelli sul tema depurazione, tariffe, assetti societari, nonché del rischio sempre più pressante di crisi idrica, desertificazione, dissesto idrogeologico, inquinamento delle falde etc.”, dice il Forum al Presidente Musumeci, “crediamo che l’intera partita della gestione delle risorse idriche in Sicilia vada riaperta complessivamente con il nuovo Governo regionale al quale chiediamo fin da ora di programmare un confronto non appena insediato.”
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