Inserita in Politica il 12/09/2017
da Direttore
documento sulle elezioni siciliane votato a conclusione del Comitato Politico Regionale di Rifondazione Comunista
Il percorso da noi avviato con l’appello di Enna, per la costruzione di una lista unitaria di sinistra, ha prodotto un primo esito positivo con la nota firmata da Claudio Fava e Ottavio Navarra il 3 settembre, nella quale erano affermati con sufficiente chiarezza l’alternatività al Pd e ai poli politici esistenti e l’impegno alla consultazione democratica sulla scelta del candidato presidente.
Una caratterizzazione netta, tesa all’obiettivo politico strategico di costruire un polo della sinistra, obiettivo evidentemente non condiviso dal Campo progressista di Pisapia e dalla lista trasversale dei territori di Leoluca Orlando, che hanno deciso di collocarsi nello schieramento renziano allargato a pezzi di centrodestra guidato da Micari, in continuità quindi con le esperienze dei governi Renzi e Crocetta.
Purtroppo, successivamente, esponenti nazionali di primo piano di MDP art. 1 hanno affermato che la novità siciliana poneva le basi “per la ricostruzione del centrosinistra”, mentre lo stesso candidato Presidente sfidava il candidato del Pd Micari a una possibile ricomposizione attraverso le primarie.
Il cpr del Partito della Rifondazione comunista ribadisce la volontà, qualora maturassero rapidamente le condizioni necessarie, di fare crescere a sinistra, anche nella battaglia elettorale, una unità sociale e politica, determinata nel contrastare, anche dopo il 5 Novembre, le scelte liberiste di tutti i poli politici esistenti e dei governi nazionale e regionale.
Questo impegno deve avere per noi caratteri netti di autonomia e alternatività dal Pd, dalle sue politiche e dalle sue alleanze, connotato dal basso anche nella costruzione delle liste, capace di coinvolgere pienamente quanti, forze organizzate, movimenti, associazioni, singoli attivisti, hanno partecipato all’Assemblea del 29 luglio all’Astoria.
Qualora, in queste ore, le ambiguità, che hanno connotato il testo e il voto finali della convention palermitana di domenica 10 settembre, venissero sciolte nella direzione da noi richiesta, Il Prc parteciperebbe, con le proprie specificità programmatiche, alla competizione elettorale nella coalizione della lista di sinistra.
Il nostro sguardo resta rivolto alle battaglie per l’attuazione della Costituzione, dell’antimafia sociale, del movimento per la pace e la smilitarizzazione, dei comitati di lotta per la pubblicizzazione dei beni comuni, alle lotte per l’occupazione e per l’affermazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
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