Inserita in Sport il 16/10/2013
da Michele Caltagirone
Pall. Trapani, l´analisi di coach Lardo sulla gara di Forlì
Tempo di pensare alla prossima partita in casa Pall. Trapani, quella che si disputerà domenica prossima tra le mura amiche contro Veroli. Ma per coach Lino Lardo è ancora tempo di analizzare quanto accaduto lunedì sera a Forlì, ripercorrere i 40´ disputati in Romagna ed evidenziando errori che hanno portato alla sconfitta ma anche note positive. “Avevamo impostato la partita puntando sull’aspetto difensivo - ha sottolineato il tecnico - con l’intenzione di limitare i due americani e concedere qualcosa in più agli altri giocatori. Ci è riuscito in parte, perch´ se su Lee Cain abbiamo svolto un eccellente lavoro, su Fergusson invece non siamo riusciti a limitarlo. Dobbiamo fare i complimenti comunque a Saccaggi, Crow e Ferguson che hanno sfoderato una prova balistica da 3 punti pazzesca. Credo che la partita l’abbiamo gestita male in attacco, perch´ abbiamo giocato al contrario di come l’avevamo preparata, l’intenzione era infatti quella di controllare i ritmi evitando di ribattere ai loro canestri ed al loro ritmo con attacchi confusionari. Di certo non sono mancati l’impegno e l’applicazione difensiva, ma nel primo quarto abbiamo concesso loro troppi contropiede, conseguenza dei nostri cattivi possessi offensivi. Nel terzo periodo invece la cattiva marcatura di Ferguson ha permesso a quest’ultimo di realizzare tre triple consecutive che hanno scavato il break, poi rivelatosi decisivo”. Il pericolo numero uno per la Pallacanestro Trapani era rappresentato, come già sottolineato dal coach, dal lungo americano Lee Cain sul quale l´attenzione è stata massima. Questo però ha permesso ad altri giocatori chiave di Forlì di avere più libertà di manovra. "Controllando in maniera egregia Lee Cain - ribadisce Lardo - ci stava concedere qualcosa a Saccaggi e Crow. Il giocatore di Forlì a cui non dovevamo concedere così tanto era invece Ferguson. Non v’è dubbio che comunque in difesa mi aspetto maggiore intensità nell’arco di tutti i quaranta minuti”.
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