Inserita in Nera il 14/10/2013
da Marina Angelo
Locogrande: ancora un arresto per maltrattamenti in famiglia mentre il Senato ha approvato la legge sul femminicidio
Locogrande, una settimana dopo. Stesso posto, stesso incubo. Ad intervenire per mettere fine a quelle violenze perpetrate dentro le mura domestiche tristemente silenti sono ancora i Carabinieri della Stazione di Locogrande che hanno tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia, in flagranza di reato, S.C.
Lui, trapanese, residente nella frazione di Rilievo, era già noto alle Forze dell’Ordine per passate turbolenze.
A dare l’allarme è stata la moglie dell’uomo che ha finalmente trovato la forza per lanciare un sos. Lo ha fatto digitando il numero giusto, il 112. Dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Trapani, una pattuglia dell’Arma di Locogrande veniva subito inviata nell’abitazione da dove era partita la richiesta d’aiuto, una frazione di Rilievo.
Arrivati sul posto, i militari hanno trovato la donna dolorante e in evidente stato confusionale. Dopo i soccorsi e l’accompagnamento presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Trapani, la giovane donna raccontava di essere stata aggredita, sino a pochi istanti prima della chiamata, con percosse sul volto e nello stomaco dal marito, al termine di uno dei quotidiani sfoghi d’ira dell’uomo, spesso scatenati da futili motivi.
L’aggressore non è nuovo a tali gesti, ed infatti già nel 2010 aveva riportato una condanna dal Tribunale di Trapani a 9 mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della stessa donna.
Nel corso degli ultimi mesi, finito di scontare la pena, l’uomo aveva ripreso a tenere condotte violente nei confronti della moglie.
Colto questa volta però in flagranza di reato, i Carabinieri l´hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l´hanno accompagnato al Carcere di San Giuliano.
Un altro episodio di violenza che riesce ad uscire dalle mura domestiche per finire in cella proprio mentre il Senato approva, in via definitiva, le misure contro il femminicidio, arrivate all´aula di Palazzo Madama. Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, diventa così legge con 143 voti favorevoli e 3 astenuti (Sel, Lega e M5S)
Il premier Enrico Letta in un tweet ha così commentato:«Il Senato ha convertito in legge il decreto del governo sul femminicidio dopo un intenso e positivo lavoro. È un giorno davvero importante!».
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