Inserita in Politica il 24/09/2013
da Marina Angelo
Il Pd taglia con Crocetta
Crisi di governo dopo appena nove mesi di legislatura. Una spaccatura che arriva dopo che il Pd ha deciso di togliere l’appoggio in Sicilia al governo di Rosario Crocetta che, però, non molla e fa sapere di voler andare avanti anche se “esterrefatto”.
La direzione regionale ha votato infatti a maggioranza la relazione del segretario Giuseppe Lupo, il quale ha proposto l´uscita dei democratici dal governo guidato da Rosario Crocetta, invitando gli assessori che in questo momento rappresentano il partito a dimettersi. Si tratta di Luca Bianchi (Economia), Nelli Scilabra (Formazione), Mariella Lobello (Ambiente) e Nino Bartolotta (Infratrutture). Per chi di loro non si dimetterà, restando solo a titolo personale, sarà deferito ai garanti del partito. Soltanto sette i voti contrari al documento.
Il Pd esce dunque dalla maggioranza che sostiene la giunta, senza andare all´opposizione ma valutando le azioni di governo atto per atto, e annuncia che non parteciperà al vertice di maggioranza, previsto per domani.
« In uno dei momenti più dolorosi della mia vita, con due agenti di scorta in rianimazione, mi trovo davanti al muro di gomma di un pezzo dei dirigenti del Pd. Mi tolgono sostegno? Si assumano responsabilità storica, io vado avanti, ho il mandato del popolo siciliano e della base del partito». Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha commentato la decisione del Pd.
Per Crocetta il problema del Pd sarebbero le poltrone «Il problema con quel pezzo del Pd che ha fatto votare una cinquantina di persone per togliermi il sostegno è legato solo alle poltrone. Ho offerto la massima disponibilità a dialogare, mi hanno risposto con degli aut aut, facendo i nomi degli assessori da sostituire, tra cui quello di Luca Bianchi».
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