Inserita in Sport il 23/09/2013
da Marina Angelo
Due giorni di riposo per la Pallacanestro Trapani, domani ripresa del lavoro
La Pallacanestro Trapani si accinge ad affrontare la penultima settimana di lavoro prima dell’inizio della stagione agonistica. Quella che avrà inizio lunedì 30 settembre, infatti, sarà già settimana-tipo in preparazione alla prima gara di Legadue Gold, fissata per il 6 ottobre contro Imola (Palailio, ore 18).
Il gruppo guidato dal coach Lino Lardo si rivedrà domani pomeriggio. Nel prossimo fine settimana (28-29 settembre), la Pallacanestro Trapani parteciperà ad un torneo che sostanzialmente sarà un “replay” del Memorial “David Basciano”.
Infatti, al PalaMoncada di Porto Empedocle, che è il campo della Fortitudo Agrigento, si svolgerà un quadrangolare a cui parteciperanno Barcellona, Capo d’Orlando, Agrigento e Pallacanestro Trapani.
A due settimane dall’inizio del campionato, e con la mini-tourn´e marchigiana appena conclusa, fare il punto della situazione con l’assistant-coach Flavio Priulla è quasi un obbligo. Non può trattarsi di un bilancio ma i quattro giorni trascorsi a Fabriano aggiungono interessanti elementi di valutazione.
«Il nostro passaggio a vuoto è stato la prima metà di gara di venerdì scorso, contro Jesi. Due quarti in cui siamo stati diversi, nell’atteggiamento, da come siamo solitamente. E’ chiaro – sottolinea Flavio Priulla – che dobbiamo evitare che si ripetano episodi del genere. La squadra sta lavorando complessivamente bene e ha continuato a impegnarsi con applicazione e determinazione anche in questa lunga trasferta nelle Marche. C’è sempre molta volontà nella ricerca del gioco d’assieme e l’intensità difensiva sta gradualmente crescendo. E poi, vorrei sottolineare come trascorrere quattro giorni insieme, fronteggiando anche la delusione per la prestazione insoddisfacente di Jesi, è stato un altro mattone nella costruzione di questo gruppo. C’è bisogno di queste esperienze per crescere, per sentirci sempre più uniti: del resto, se non s’impara a superare con il carattere un momento complicato, non si può diventare una vera squadra».
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