Inserita in Cronaca il 17/09/2013
da Marina Angelo
Il presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno ha incontrato la giunta della Camera di Commercio
«Il territorio non cresce se non c’è legalità ed il gesto di Gregory Bongiorno è un esempio per tutti gli imprenditori» queste sono state le parole scelte dal presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace per aprire l’incontro che ha visto oggi partecipi i rappresentanti delle forze produttive della provincia di Trapani ed il presidente provinciale di Confindustria Gregory Bongiorno, vittima del racket delle estorsioni e la cui denuncia alla Polizia ha portato all’arresto, dodici giorni fa, di tre persone.
Il presidente dell’ente camerale Pace nel ribadire il suo appoggio all’imprenditore di Castellammare del Golfo. «Con questo incontro – ha sottolineato Pace - la giunta della Camera di Commercio di Trapani, che rappresenta l’intero sistema produttivo della provincia, ha voluto testimoniare il pieno sostegno a Bongiorno ed a tutti gli imprenditori che decidono di riaffermare la loro dignità e la libertà di fare impresa. Senza condizionamenti e pressioni di alcun genere. Solo chi ha sulle spalle le responsabilità di una azienda può comprendere il dramma che c’è dietro un imprenditore vittima del racket delle estorsioni. Ma denunciando e facendo gioco di squadra l’intero sistema produttivo siciliano riuscirà a vincere questa battaglia, prioritaria per creare le condizioni di sviluppo e crescita economica». «Ringrazio il presidente Pace per l’invito rivolto. L’incontro con i componenti della giunta della Camera di Commercio di Trapani – ha dichiarato il presidente di Confindustria Gregory Bongiorno - è stato una importante occasione di confronto sull’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi e sui temi dello sviluppo. Non ci può essere crescita economica senza il rispetto della legalità. Bisogna superare tutti quei condizionamenti che continuano a fare da zavorra al rilancio ai vari comparti produttivi della provincia di Trapani. Ci auguriamo – ha ribadito Bongiorno - che altri imprenditori possano intraprendere la strada della denuncia dei propri estorsori. Non si tratta di essere eroi. La mia denuncia è stata una esigenza di vita, una scelta caratterizzata da momenti di paura, ripensamenti e dalla voglia di creare un distinguo. Un’esigenza che alla fine ha prevalso» nella foto, da sinistra, Vincenzo Danimarca, Giuseppe Aleo, Gregory Bongiorno, Giuseppe Pace, Luigi Giacalone e Salvatore Sinatra
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