Inserita in Sport il 29/10/2015
da Gabriele Li Mandri
SERIE A, 10 GIORNATA: VOLA LA ROMA. PIOVONO GLI AUTOGOL.
Non ci si divertiva così tanto dai tempi delle prodezze di Favalli e di Negro. Sarà per merito del turno infrasettimanale, delle partite finalmente quasi tutte in contemporanea, del campionato combattutissimo, del freddo autunnale e della pioggia. Di pali, di gol e di autogol. E magari anche di Roma e Napoli, che stanno regalando ai tifosi un calcio che non si vedeva in Italia da tantissimo tempo.
Ed è proprio da Roma e Napoli che bisogna cominciare. I giallorossi oramai hanno deciso che questo è l´anno buono e, salvo le solite psicosi collettive da Capitale, potrebbe esserlo davvero. Contro l´Udinese è stata una pura formalità: 2 gol nei primi dieci minuti (Pjanic e Maicon), solita enorme mole di gioco, 3 gol di "Lazzaro" Gervinho e rete della bandiera regalata a Thereau. Giusto per dire alle avversarie che la perfezione appartiene solo a Dio. La Roma è prima per due punti, ma dietro c´è autentica bagarre: dicembre e gennaio saranno mesi fondamentali perché, come insegna la Juve, le volate scudetto si fanno con l´anno nuovo.
Il Napoli è secondo insieme a Inter e Fiorentina, entrambe vincitrici contro Bologna e Verona, ma merita un encomio speciale: è davvero, davvero una squadra da gustarsi con birra e patatine. Sarri ha regalato ai partenopei quella velocità di pensiero e di gioco che mancava oramai da più di un anno: merito del cambio di modulo, dell´inserimento di Jorginho in mezzo al campo, di un Insigne mai così decisivo, e di un Higuain devastante. Chiedere al Palermo, costretto a chiudersi come un liceale brufoloso di fronte al bullo della scuola, mentre incassava 2 cazzotti e 3 pali.
Ma un turno di campionato non può essere divertente senza qualche papera qui e là. Posto che già basterebbero le due vittorie consecutive del Milan per strappare qualche risata, la 10 giornata ha offerto anche un bel buffet di autogol d´autore: il tacco in caduta di Marquez, il gioco di prestigio di Basta dentro la sua porta, il controllo di stinco di Tachtsidis che batte Perin. I tempi di Favalli e di Negro sono finalmente tornati, e agli scaramantici tifosi romanisti potrebbe non dispiacere.
(Foto: Superscommesse.it)
Gabriele Li Mandri
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