Inserita in Politica il 18/06/2013
da redazione
Camillo Oddo alla riscossa: ´Qualcuno è stato preso a calci´
Sedimentare, metabolizzare, a volte anche cauterizzare (quando la ferita è grave)... L’ex parlamentare regionale del Partito Democratico, l’onorevole Camillo Oddo da Valderice, ha superato la fase della cocente delusione per non essere stato rieletto, nello scorso Ottobre, al Parlamento Regionale Siciliano e adesso torna a far sentire la sua voce e quello che ancora è tutto il suo “peso” politico. Lui, del resto, è uno dei pochi e coerenti simboli del PD trapanese e, non solo perch´ sollecitato dalla stampa locale, non poteva ancora stare in silenzio.
Il partito sta attraversando un serio momento di riflessione che rischia di minarne la stabilità: troppi dissensi, troppe voci fuori dal coro, troppe critiche sulla gestione. Eppure il Pd è uscito più che vincitore dall’ultima tornata elettorale amministrativa. La chiacchierata con la vecchia volpe del centrosinistra trapanese inizia proprio da lì: le elezioni Amministrative. “Il centrosinistra nelle sue varie articolazioni ha ottenuto un risultato sostanzialmente positivo. Penso a Valderice, Santa Ninfa, Paceco, Favignana, Castellammare del Golfo, Pantelleria. E´ un dato incoraggiante, soprattutto per il PD che può mettere in campo una classe dirigente riconosciuta dal voto popolare.
C´è però un dato incontrovertibile, la scomparsa del Movimento Cinque Stelle dell´On. Palmeri, di Vito Abate ed altri e, ancora più significativa, la scomparsa del Pdl del senatore d´Alì. Quest´ultimo ha schierato quattro candidati sindaci, a Valderice, Pantelleria, Paceco e Castellammare ed ha perso su tutta la linea. Per quanto riguarda il Comune dove risiedo, Valderice, è stato bocciato sonoramente. Segnalo a d´Alì, che osò dire, cinque anni fa, che aveva liberato Valderice, che i veri liberatori sono stati, invece, i Valdericini che hanno cacciato a pedate nel sedere lui ed il suo amico Iovino. Poi c´è l´On. Fazio che al suo primo debutto si è differenziato dal Sen. D´Alì, alleandosi con coloro che avevano sostenuto Iovino.
Alla faccia della novità e del cambiamento”.
Onorevole Oddo, come lei stesso afferma quando parla di centrosinistra, le elezioni non le ha vinte il solo Pd ma tutto il centrosinistra...
“E´ un voto che dà al Pd la possibilità di riflettere sempre più sulla politica delle alleanze. Per altri versi, è necessario, una volta per tutte, chiarire la nostra posizione nei confronti del Megafono. Dobbiamo capire se è una nostra costola, se è un movimento legato al partito, se invece è autonomo o se addirittura è competitivo ed in qualche caso anche alternativo. Ritengo inoltre fondamentale chiarire la posizione di chi ha aderito al Megafono ed è nello stesso tempo rappresentante istituzionale e politico del Pd. C´è una ambiguità di fondo che va risolta al più presto. Non intendo fare alcuna polemica ma parlo nell´interesse del Pd. Per fare politica bisogna essere credibili e per essere credibili è necessario essere chiari prima con se stessi e poi nei confronti degli altri. Il nostro elettorato in qualche caso mi è apparso smarrito ed indignato. Non ho nulla contro il Megafono, ma così ritengo che non può funzionare. A Partanna e a Castellammare del Golfo, sottolineo ancora una volta, il Megafono si è schierato contro le coalizioni che comprendevano il PD, andando incontro ad una sconfitta. Non mi pare cosa di poco conto”.
Il suo “cuore”, però, è legato a Valderice, città dove ha sempre vissuto e dalla quale ha mosso i primi e gli ultimi passi. Compreso quello, quasi in sordina e certamente in maniera defilata per non essere ingombrante, che ha portato all’elezione di Mino Spezia a sindaco della città.
“Mi auguro e sono sicuro che il neo sindaco Mino Spezia saprà amministrare nell´interesse di tutti, di chi l´ha sostenuto e di chi non l´ha fatto. Un Comune si amministra nell´interesse generale. Abbiamo vissuto cinque anni di regressione culturale e politica, di scelte sciagurate come quella dell´affidamento, per appena 2.000 euro l´anno, del Teatro San Barnaba ad un gruppo di amici di Camillo Iovino e Livio Marrocco. E ancora, di scelte sbagliate dal porto alla rete fognaria di Bonagia. Ora ci sono le condizioni per fare bene, servizi efficienti, economia turistica, una seria politica di risanamento finanziario puntando su crescita e sviluppo per creare posti di lavoro. Certo il problema della disoccupazione non lo può risolvere un Comune, ma lavorare in tal senso è più che mai necessario”.
Torniamo al Partito Democratico. Si respira un’aria piuttosto tesa, ultimamente. A dire il vero questi “venti di guerra” erano abbastanza forti anche l’anno scorso e adesso sembra, almeno per quanto mi riguarda, che si stia avvicinando una vera e propria bufera.
“Il Pd si avvia verso la sua fase congressuale. Quella sarà la sede per segnare un nuovo corso, l´area RIFAY PD sarà determinante per rilanciare il partito. Il congresso di Democratici della provincia di Trapani, spero si contraddistingua nel dare spazio e ruolo alle tante energie giovani che sono dentro il nostro partito. Ma bisogna farlo nel quadro di regole certe e nel rispetto reciproco. Il Pd non ha bisogno di chi si sente superiore agli altri e sopratutto di chi pensa di farsi avanti delegittimando chi gli sta a fianco. Penso ad un partito aperto, che sia profondamente legato alla società trapanese e che abbia un dialogo costante e costruttivo con tutti i movimenti che fanno politica fuori dai canoni tradizionali di partito. Penso ad una forza politica che costruisce le sue alleanze sul programma e che sia in grado non d´imporre ma di avere, perch´ riconosciuto, un ruolo di protagonista nell´area riformista e progressista. Penso ad un partito del cambiamento, moderato nei toni ma intransigente nei principi e nelle scelte di campo. Penso ad un partito che torna a parlare di crescita , di sviluppo e di contrasto alla mafia perch´ Cosa Nostra continua ad essere un terribile ostacolo alla crescita della nostra terra. Questo è il mio Pd, quello che vorrei prima da militante e poi da dirigente”.
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Commenti |
18/06/2013 - Un messaggio chiaro lanciato in modo bipartisan al consigliere Abbruscato ed al sindaco di Erice Giacomo Tranchida. Sulla vincita in provincia del cx ci sarebbe da discutere. Si dovrebbe capire quali schieramenti elettorali caratterizzano Il cd (Egidio Nalli) |
18/06/2013 - SI; LUI !!! (VITO) |
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